Controlla sempre i contributi Enasarco versati per evitare sorprese

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Controlla sempre i contributi Enasarco versati per evitare sorprese
Federagenti - Verifica dei versamenti contributi Enasarco
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Ci arrivano spesso richieste di aiuto da parte di agenti che in prossimità della pensione effettuano una visura del loro estratto conto contributivo e si rendono conto che in realtà c’è qualcosa che non va e che l’agognata pensione non è purtroppo così prossima. Vi riportiamo, di seguito, la risposta fornita all’ultima di queste richieste ricevute da un nostro associato il signor F.G. che svolgendo l’attività sin dal 1995 e compiendo 65 anni il prossimo gennaio sperava, per allora, di poter presentare domanda di pensione di vecchiaia anticipata ma recandosi alla sede Enasarco di competenza si è sentito rispondere che purtroppo non aveva raggiunto l’anzianità contributiva necessaria in quanto dall’esame dell’estratto conto risultava un’anzianità di 23 anni e 2 trimestri. Come può essere possibile?

Il sig. FG pone in astratto una domanda difficile perché non avendo davanti a noi l’estratto contributivo Enasarco da poter visionare non possiamo essere sicuri di quale sia la criticità rilevata.

In linea generale però possiamo dire che: fino al 1997 bastava coprire un trimestre con un versamento previdenziale superiore e/o uguale al minimale per vedersi conteggiato come valido ai fini dell’anzianità previdenziale l’intero anno. Nel 1998 il Regolamento è stato sostanzialmente modificato e una delle modifiche ha riguardato proprio la copertura contributiva.

Infatti, dal 01.10.1998 è divenuto necessario, a meno che non esista un rapporto continuativo con la mandante (cioè un contratto di agenzia che copre l’intera annualità), coprire ogni singolo trimestre dell’anno con un versamento, da qui la suddivisione del minimale proprio in trimestri,. Ci spieghiamo meglio:

Se l’agente ha avuto una collaborazione con una mandante dal 12.01.2015 al 31.08.2019 e per esempio nel 2° trimestre 2018 non ha maturato provvigioni e quindi non gli è stato pagato alcun contributo, ma nel primo, terzo e quarto ha versamenti che gli coprono il minimale, l’intero anno 2018 risulterà comunque coperto. Se invece nel 2018 non viene raggiunto il minimale non ho la copertura dell’anno, e fino a qui nulla di nuovo. La novità viene al momento della cessazione del rapporto. Infatti se una volta interrotta la collaborazione a fine agosto 2019 con questa mandante, l’agente inizia un nuovo rapporto di agenzia solo nel gennaio 2020, l’anno 2019 risulterà coperto solo per tre trimestri ovvero fino alla data di cessazione sempre che i contributi versati siano superiori e/o uguali al minimale vigente.

Questo ovviamente succede con più frequenza nel caso degli agenti monomandatari perché interrompono con una mandante e non è detto che inizino nel trimestre immediatamente successivo con l’altra.

Nel caso dei plurimandatari invece pur interrompendo con una mandante quasi sempre c’è qualche altro mandato in atto che garantisce all’agente la copertura dell’intero anno.

Tornando al caso specifico prospettato, quindi, potrebbero essersi verificate le precedenti situazioni o addirittura potrebbe essere successo che qualche mandante non abbia versato i contributi (in questo caso se l’omissione si riferisce agli ultimi 5 anni l’agente può presentare la segnalazione alla Fondazione).

In ogni caso purtroppo se il sig. FG  non raggiunge i 25 anni di contributi che, sommati ai 65 anni di età, gli permetterebbero di raggiungere quota 90 e richiedere la pensione di vecchiaia anticipata, la domanda di pensione non può essere presentata/accettata.

In questo caso il nostro agente dovrà continua a lavorare almeno per altri 2 trimestri per poi presentare domanda di pensione di vecchiaia anticipata al compimento dei 66 anni.

Come potete notare si tratta di una questione estremamente delicata e che necessità di essere verificata dagli agenti per tempo e non nell’immediatezza della presunta maturazione dei requisiti per la presentazione della domanda di pensione. Quindi quello che noi consigliamo caldamente a tutti i nostri associati è di recarsi presso una sede del Sindacato almeno 18/24 mesi prima della data di teorico pensionamento per poter meglio e più serenamente analizzare la propria situazione anche al fine di fare le scelte giuste.