Enasarco, interrogazione parlamentare di Battaglia e Burtone (Pd)

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Enasarco, interrogazione parlamentare di Battaglia e Burtone (Pd)
Viste le tante criticità, si chiede al Ministro del Lavoro di valutare il commissariamento dell'ente
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Riportiamo l’interrogazione parlamentare presentata oggi dagli On.li Battaglia e Burtone, che sottolinea le criticità della gestione mobiliare ed immobiliare della Fondazione, chiedendo al Ministero del Lavoro quali iniziative intenda assumere in merito a tutela delle pensioni di categoria.

Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell’economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
la Fondazione Enasarco negli ultimi anni è stata oggetto di inchieste a mezzo stampa che ne hanno sottolineato le criticità nelle gestioni mobiliare ed immobiliare ed in ordine all’equità del sistema nei confronti degli iscritti;
in particolare la trasmissione televisiva «Report» in onda su Rai 3 in data 2 giugno 2014 ha evidenziato gravissime omissioni e lacune sia negli investimenti finanziari dell’ente che nelle procedure di vendita degli immobili detenuti da Enasarco, che avrebbero determinato ingentissime perdite tanto da pregiudicarne addirittura la sostenibilità finanziaria;
il 5 giugno 2014 è stata ufficialmente depositata al Senato la richiesta per istituire una commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione del patrimonio della fondazione Enasarco;
esiste inoltre un problema relativo ai cosiddetti «silenti» ovverosia i circa 150.000 soggetti iscritti che, pur avendo versato per più di 5 anni nelle casse dell’ente, non si vedono oggi riconosciuta dallo stesso alcuna prestazione pensionistica, per quanto sia previsto dal regolamento dell’ente che i requisiti per il raggiungimento della pensione attualmente sono rappresentati da «quota 88», data dalla somma di età anagrafica ed anzianità contributiva, con un minimo di 20 anni di contributi versati e 65 anni di età;
lo stesso regolamento non prevede la totalizzazione dei contributi accantonati, se si cambia professione;
in una recente audizione parlamentare presso la Commissione di vigilanza sugli enti previdenziali, il presidente dell’Enasarco ha evidenziato le criticità presenti che impediscono la restituzione dei contributi versati ai cosiddetti «silenti», in quanto l’ente rischierebbe la propria sopravvivenza;
il 21 maggio 2014, in occasione di una iniziativa pubblica, alcune associazioni di categoria degli agenti di commercio, dei promotori finanziari e degli agenti immobiliari hanno criticato aspramente l’attuale gestione del sistema previdenziale Enasarco presentando inoltre una proposta congiunta di revisione di tale sistema al fine di assicurarne la sostenibilità finanziaria e di salvaguardare i più elementari principi di equità nei confronti degli iscritti e di trasparenza gestionale –:
quali iniziative il Governo intenda assumere nei confronti dell’Enasarco e se non ritenga opportuno un suo commissariamento ai sensi dell’articolo 2, comma 6, del decreto legislativo n. 509 del 1994.
(5-03123)”