Nuova interrogazione parlamentare su Enasarco

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Nuova interrogazione parlamentare su Enasarco
Oggetto, gli investimenti finanziari dell'ente e gli emolumenti del CdA
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Riportiamo il testo dell’Interrogazione a risposta scritta 4-18967 presentata dall’On. Patarino (FLI) venerdì 7 dicembre 2012, seduta n.731

” Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali e dell’economia e delle finanze.

– Per sapere, premesso che

attraverso le pagine del Quotidiano Nazionale del 30 novembre 2012, un cittadino di Modena ha invitato il Ministro del Lavoro ad occuparsi dell’Enasarco che, a suo dire, avrebbe affidato buona parte dei contributi, versati dagli agenti di commercio, ad un fondo attualmente in perdita del 30 per cento, mettendo a serio rischio migliaia di pensioni;

una conferma di tali preoccupanti dichiarazioni si avrebbe anche leggendo alcuni quotidiani on line che, già dallo scorso 13 novembre 2012, hanno denunciato che molti milioni gestiti da Davide Serra, attraverso il fondo Algebris, un fondo di genere “CoCo” bond (Cotingent convertible fund), sarebbero stati versati dall’Enasarco; da un articolo del 10 febbraio 2012 del Wall Street Journal, risulta che, nel 2011, il predetto fondo avrebbe perso il 30 per cento, soprattutto a causa delle scommesse europee;

nel sito ufficiale della Borsa italiana si legge che i Coco bond sono, in pratica, “obbligazioni ibride convertibili che, in determinate condizioni, si trasformano in azioni, quindi in capitale della banca che li ha emessi, alleggerendone sostanzialmente l’esposizione debitoria; si tratta, dunque, di strumenti rischiosi riservati in genere agli investitori istituzionali che, in caso di conversione, potrebbero subire notevoli perdite”;

l’Enasarco (Ente di previdenza e assistenza degli agenti e rappresentanti di commercio) è già stato, in passato, al centro di attenzione a seguito dell’andamento negativo emerso dai risultati di gestione;

dall’indagine conoscitiva svolta, nel 2011, dalla Commissione parlamentare di controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale, sulla situazione economico-finanziaria delle Casse anche in relazione alla crisi dei mercati internazionali, è emerso come l’Enasarco fosse l’ente con l’esposizione indiretta più significativa verso Lehman Brothers, attraverso una delle obbligazioni Anthracite nel 2008, per un importo pari a 780 milioni di euro;

la Commissione, nell’esaminare i bilanci consuntivi 2007-2008, i preventivi 2008-2009 e il bilanciotecnico attuariale al 31 dicembre 2006, ha, alla fine, osservato: “si presti particolare attenzione agli investimenti in titoli di rischio”;

con riferimento ai contributi versati (aumentati considerevolmente, negli ultimi anni, come accertato in sede di verifica ispettiva), va evidenziato che si tratta di risorse destinate prevalentemente ad assicurare prestazioni di natura obbligatoria, per cui sarebbe opportuno, oltre che doveroso nei confronti dei professionisti iscritti, assicurare investimenti volti ad ottenere rendimenti certi e positivi, al fine di non compromettere la stabilità finanziaria degli enti previdenziali nonché la sostenibilità stessa del sistema pensionistico adottato;

a tutto ciò si aggiungono le richieste di numerose associazioni di categoria di una drastica riduzione delle spese di gestione dell’ente (in particolare per quanto concerne i compensi dei membri del Consiglio d’amministrazione e degli organi dirigenti) nonché la recente posizione della Federagenti, che, dopo aver chiesto che “i sindacati escano dal Consiglio di Amministrazione per limitarsi – senza compensi – alla vigilanza”, ha ottenuto, con un referendum cui hanno partecipato diverse decine di migliaia di persone, un vero consenso plebiscitario ( il 95% dei votanti ) alla propria proposta di “fare confluire l’Esanarco nell’INPS per evitare aumenti dei contributi da versare e dell’anzianità contributiva che sono diventati negli ultimi anni una costante insopportabile per la categoria”; a seguito di quel referendum, Federagenti ha chiesto anche ai “Ministeri competenti di sospendere la vendita degli immobili” : –

se i Ministri interrogati non ritengano opportuno intervenire, per quanto di competenza, al fine di accertare la fondatezza delle notizie di stampa di cui in premessa nonché, in caso positivo, quali provvedimenti intendano adottare, qualora la scelta dell’investimento effettuato, non risulti rispondente ai criteri di efficienza e di trasparenza che un ente previdenziale ha il dovere di osservare al fine di garantire un uso corretto del danaro dei professionisti iscritti;

quali misure di competenza il Governo intenda adottare al fine di assicurare forme capillari ed efficaci di monitoraggio, di controllo e di governo pubblico della gestione del patrimonio mobiliare ed immobiliare degli enti previdenziali, pubblici e privati, soprattutto al fine di garantire una maggiore trasparenza nonché un equo contemperamento tra l’esigenza di assicurare la funzione sociale e solidaristica del citato patrimonio e quella di favorire una adeguata valorizzazione dello stesso, anche attraverso forme di investimento redditizie, a tutela di una effettiva e strutturale stabilità finanziaria degli enti stessi.”