Piovono interrogazioni parlamentari su Enasarco

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Piovono interrogazioni parlamentari su Enasarco
Da parte di Germontani (FLI), sempre il 17 dicembre 2012
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Pubblichiamo il testo dell’interrogazione a risposta orale in cui si chiede ai Ministeri competenti tra le diverse cose “se non ritengano che la scarsa trasparenza nella gestione del patrimonio immobiliare e nell’organizzazione amministrativa dell’ente si rifletta in maniera negativa sulla capacità di Enasarco di ottemperare alle funzioni attribuite per legge.”

“Ai Ministri dell’economia e delle finanze e del lavoro e delle politiche sociali – Premesso che:

l’Enasarco (Ente di previdenza e assistenza degli agenti e rappresentanti di commercio) è già stato, in passato, al centro di attenzione a seguito dell’andamento negativo emerso dai risultati di gestione;

come riportato da diversi organi di stampa, nelle ultime settimane si è registrata l’uscita da Enasarco del direttore generale e la sostituzione del dirigente del servizio finanza. Non è chiaro alla luce di queste notizie quale sarà l’assetto futuro dell’ente e come i due dirigenti saranno sostituiti;

nel frattempo, l’ente torna ad essere al centro dell’attenzione per la spinta verso il rinnovamento e la trasparenza (avendo introdotto su input del direttore generale nel marzo 2012 la figura del risk manager, con mandato a Deloitte per i rischi operativi e a Mercer per i rischi finanziari), anche se, a parere dell’interrogante, la trasparenza non sembra emergere dalle scelte per la gestione del portafoglio;

l’approvazione delle ultime variazioni al regolamento per le attività istituzionali di Enasarco da parte del consiglio di amministrazione del 19 settembre 2012 al fine di adeguare il bilancio tecnico all’equilibrio cinquantennale, infatti, non sono ancora pubbliche e non è nota la loro ricaduta sui contribuenti,

si chiede di sapere:

quali iniziative i Ministri in indirizzo intendano assumere per verificare la corretta amministrazione del patrimonio immobiliare di Enasarco e la realizzazione degli ambiziosi obiettivi previsti dal “piano Mercurio”, che mirava alla realizzazione di 4 miliardi di euro di utili derivanti dalla dismissione degli immobili;

in che modo intendano intervenire, qualora il modello gestionale prescelto non risulti rispondente ai criteri di efficienza e di trasparenza che un ente previdenziale ha il dovere di osservare, al fine di garantire un uso corretto del danaro dei contribuenti iscritti;

se non ritengano che la scarsa trasparenza nella gestione del patrimonio immobiliare e nell’organizzazione amministrativa dell’ente si rifletta in maniera negativa sulla capacità di Enasarco di ottemperare alle funzioni attribuite per legge.”