Sotto l’albero l’ennesima interpellanza parlamentare su Enasarco

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Sotto l’albero l’ennesima interpellanza parlamentare su Enasarco
Qualcuno ha ancora il coraggio di dire che Federagenti è solo "allarmista"?
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Riportiamo un significativo estratto dell’Interpellanza n° 2-00556 presentata da Lannutti (Idv) martedì 18 dicembre 2012, seduta n.855.

“Ai Ministri dell’economia e delle finanze e del lavoro e delle politiche sociali

Premesso che:

l’Enasarco (Ente di previdenza e assistenza degli agenti e rappresentanti di commercio), già al centro dell’attenzione per dubbi investimenti nei prodotti derivati con il conseguente andamento negativo di gestione, procede nella dismissione del patrimonio immobiliare;

si legge su “Il Sole-24 ore” del 10 dicembre 2012: «Le acque sono tornate ad agitarsi in Enasarco. Da mesi si segnala una serie di frizioni all’interno delle varie componenti della Cassa, con una polemica accesa in occasione di diversi episodi: dalle difficoltà nel processo di dismissione del patrimonio immobiliare, comprensibili vista l’impatto della crisi economica sulle disponibilità all’acquisto degli affittuari, alle scelte di portafoglio dell’Ente, da sempre tema di polemica. Questa volta il dibattito si è svolto in consiglio d’amministrazione e nelle commissioni patrimonio e bilancio. In particolare il tema ha riguardato la classificazione di alcuni investimenti: nel corso di una riunione del 12 giugno scorso, in commissione congiunta patrimonio e finanza, “il risk manager – si legge a verbale – ha evidenziato due situazioni che presentavano delle contraddizioni”. (…) Nelle ultime settimane si è registrata l’uscita da Enasarco del direttore generale Carlo Felice Maggi e la sostituzione del dirigente del servizio finanza Marco Di Vito, entrambi per ragioni di salute. L’ente torna a vivere una fase delicata: spinge verso il rinnovamento e la trasparenza, introducendo su input del direttore generale Maggi nel marzo scorso la figura del risk manager, con mandato a Deloitte per i rischi operativi e a Mercer per i rischi finanziari. Ma le polemiche sulle scelte di portafoglio non mancano: pochi mesi fa Enasarco ha ristrutturato per la terza volta in 4 anni titoli per 1,3 miliardi di euro (compreso il veicolo Anthracite, 780 milioni) (…) Tensioni che non traspaiono dal via libera del Ministero del Welfare all’equilibrio di bilancio a 50 anni; anche se si stima un rendimento reale del patrimonio del -0,2% per l’anno in corso»; (…)

si chiede di sapere:

se il Governo non ritenga doveroso intervenire, alla luce delle motivazioni espresse dalle organizzazioni dei rappresentanti di commercio, come la Federagenti o l’Ugifai (Unione generale italiana delle federazioni degli agenti intermediari), e da quelle dei promotori finanziari, come l’Anasf (Associazione nazionale promotori finanziari), motivazioni che paiono assai dubbiose sull’operazione di dismissione del patrimonio immobiliare denominata piano “Mercurio”;

se non ritenga che la vendita del patrimonio immobiliare possa, quindi, trasformarsi in un boomerang e finisca per far precipitare l’ente i cui conti sembrano in difficoltà, specie dopo gli investimenti in titoli “tossici” come Lehman Brothers ed Antrachite, tanto da mettere a rischio le future pensioni;

quali iniziative intenda assumere per promuovere una verifica sulla corretta amministrazione del patrimonio immobiliare di Enasarco e sulla realizzazione degli obiettivi previsti dal “piano Mercurio”, che mirava alla realizzazione di 4 miliardi di euro di utili derivanti dalla dismissione degli immobili;

se i Ministri in indirizzo non ritengano che la scarsa trasparenza nella gestione del patrimonio immobiliare e nell’organizzazione amministrativa dell’ente si rifletta in maniera negativa sulla capacità di ottemperare alle funzioni attribuitegli dalla legge;

se il Governo non ritenga opportuno adottare le opportune misure di competenza al fine di garantire una gestione corretta e trasparente relativamente alle scelte strategiche di investimento, anche alla luce dell’errore sollevato sulla classificazione di alcuni investimenti da parte dell’ente (…);

se risulti corrispondente al vero che recentemente Enasarco ha ristrutturato per la terza volta in 4 anni titoli per 1,3 miliardi di euro (compreso il veicolo Anthracite, 780 milioni), per cui un miliardo circa è stato affidato alla Sicav lussemburghese Europa Plus (…) , mentre altri 300 milioni sono andati a Optimum Asset Management, società lussemburghese specializzata nel settore immobiliare (…) e, in caso affermativo, quali risultino essere le ragioni alla base delle scelte di portafoglio dell’ente, nonché i relativi rischi.”