Accade spesso che agenti plurimandatari, in realtà operino per una sola mandante. La situazione crea una certa confusione negli agenti che spesso chiedono chiarimenti su quali sono i loro diritti e se di fatto debbano essere considerati monomandatari. Visto che riceviamo molte richieste di chiarimenti sul punto, riportiamo, di seguito, la risposta fornita alcuni mesi fa ad un collega su tale questione.
Nel caso in cui l’agente è di fatto monomandatario ed è interesse di entrambe le parti che tale rimanga sarebbe opportuno evidenziare tale circostanza anche nel contratto. Ciò infatti garantirebbe all’agente un trattamento previdenziale migliore oltre al fatto di poter contare su un più lungo periodo di preavviso in caso di interruzione del rapporto da parte della mandante. Si deve però anche considerare, in tempi come quello attuale, che precludersi la possibilità di sottoscrivere altri mandati ed operare per altre aziende potrebbe tradursi per l’agente in un danno, stante la costante contrazione del mercato in molti settori che comporta per gli agenti provvigioni sempre più magre a fine anno. Vi invitiamo quindi ad una attenta riflessione prima di chiedere e magari ottenere una modifica contrattuale che potrebbe essere, di fatto, penalizzante.