È stato rilasciato sabato 15 giugno il software di calcolo che permetterà a tutti gli agenti di commercio soggetti agli ISA (Indici Sintetici di Affidabilità) di calcolare la proposta di concordato preventivo valido fino al 31 dicembre 2025, mentre gli agenti in regime forfettario dovranno attendere la metà del prossimo mese di luglio.
Il software di calcolo, chiamato “Il tuo ISA 2024 CPB” consentirà di determinare la proposta di concordato preventivo biennale.
Ogni contribuente dovrà compilare integralmente il modello ISA applicabile al periodo d’imposta 2023 e il nuovo quadro CPB, dopodiché, riceverà le proposte di redditi d’impresa o di lavoro autonomo e del valore della produzione netta per il biennio 2024-2025.
È prevista la pubblicazione, in Gazzetta Ufficiale, del decreto ministeriale di accompagnamento al software, che illustrerà le metodologie di elaborazione e il calcolo delle proposte di concordato per i redditi d’impresa e lavoro autonomo, oltre che per il valore della produzione netta per il calcolo dell’Irap.
L’accesso alle proposte di concordato preventivo è subordinato alla compilazione dei quadri del modello Redditi 2024 relativi ai redditi d’impresa o di lavoro autonomo e, nei casi in cui è dovuta, anche alla compilazione dei quadri IRAP.
Dal momento in cui ciascun agente di commercio riceverà le proposte di concordato, è previsto un termine fino al 15 ottobre per valutarle ed eventualmente accettarle, salvo ulteriori deroghe.
Gli agenti e rappresentanti di commercio, però, dovranno decidere come agire per la determinazione e il versamento del primo acconto del 2024, la cui scadenza è fissata al 31 luglio, senza la maggiorazione dello 0,40%.
Il primo acconto sarà calcolato sulla base dei dati storici 2023, una volta effettuata la scelta se aderire o meno al concordato preventivo, entro il 15 ottobre 2024, bisognerà ricalcolare il secondo acconto che scadrà a fine novembre in base alla scelta effettuata.
Per definire la proposta l’amministrazione finanziaria terrà conto del reddito dichiarato nel 2023, quindi dei redditi 2022 e dei redditi dell’ultimo triennio, inoltre di altri indicatori di affidabilità (quali ad esempio se ci sono dipendenti, le spese sostenute per l’attività.) e del livello di redditività minimo previsto per il settore. Verranno proposti calcoli diversi a seconda che l’agente abbia o meno raggiunto il punteggio ISA superiore ad 8, o inferiore a questo valore. Chi ha avuto e avrà un punteggio inferiore ad 8 avrà imposte più alte anche se probabilmente per il primo anno saranno introdotti dei correttivi. Lo step finale sarà una rivalutazione sulla base delle ultime proiezioni macro economiche di Bankitalia: la stima del pil prevede una crescita di 0,6% quest’anno e 1% nel 2025. L’agente di commercio potrà poi chiedere uno sconto sui redditi in caso di “eventi straordinari” che nel corso del 2024 comportino una sospensione dell’attività per oltre 30 giorni.
Dal concordato si uscirà come già detto solo perché scoperti a nascondere redditi per un importo superiore al 30% di quelli dichiarati o nel caso in cui il fatturato diminuisca di oltre il 50% rispetto a quelli oggetto dell’accordo a causa di circostanze eccezionali. Il decreto ministeriale limita tali circostanze ad eventi calamitosi, danni ai locali che li rendano inagibili, danni rilevanti alle scorte di magazzino, impossibilità di accedere ai locali di esercizio, sospensione dell’attività causa stop del principale cliente, liquidazione, sospensione dell’attività o dell’esercizio della professione.
Quanto detto varrà per i contribuenti Isa: il decreto correttivo che è in procinto di essere varato ufficializzerà il rinvio a metà luglio del software che servirà per gli 1,7 milioni di lavoratori in regime forfettario – le Partita Iva che applicano la flat tax al 15% – che potranno aderire al concordato solo per un anno.
Per tutti il termine ultimo per l’adesione sarà rinviato al 31 ottobre, che diventerà la data ultima anche per la trasmissione telematica dei modelli Redditi e Irap.