Col nuovo anno sono scattati gli aumenti sulle autostrade. Mediamente del 3,9 per cento, secondo il ministero delle Infrastrutture, con rialzi spesso a due cifre, come nel caso della Torino-Aosta (+15%) o della Venezia-Trieste (+12,9%). Aumenti consistenti, sono previsti ad esempio sulla Asti-Cuneo (+7,20 per cento) e sul Passante di Mestre (+13,55 per cento). Aumenti, seppur più contenuti, ci saranno infine anche per l’Autostrada dei Fiori (+3,70 per cento), per la Milano Serravalle (+1,16 per cento), per l’Autostrada Ligure – Toscana S.p.A(+3,93 per cento), per la Tangenziale di Napoli (+3,59 per cento) e per la Torino-Savona (+2,24 per cento) oltre che per l’Autobrennero (+1,63 per cento). Questa novità si tramuterà per ogni agente in maggiori costi valutabile nell’ordine dei 500 euro annui, un ulteriore costo imprevisto che si affiancherà a fatturati decrescenti ormai da anni. Federagenti a tutela della Categoria ha chiesto l’adozione di un “Bollino” come avviene in alcuni Paesi europei, con una tariffa calcolata non in base alle tratte percorse bensì in base al periodo di tempo nel quale l’automobilista può percorrere le strade soggette al pagamento del pedaggio senza limitazioni di km percorribili.