Enasarco, le critiche dei consulenti finanziari

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Enasarco, le critiche dei consulenti finanziari
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Il Bilancio preventivo Enasarco 2018 non ha convinto nemmeno Assonova, l’associazione dei consulenti finanziari della Fabi, il sindacato più importante dei lavoratori del comparto bancario. Per il suo presidente Alessio Amadori “al di là dei risultati di bilancio, ascrivibili in realtà ai pesantissimi sacrifici richiesti dal 2013 ai consulenti finanziari e più in generale agli iscritti alla Fondazione, non condividiamo assolutamente la decisione di inserire a budget importanti e costosi interventi in materia assistenziale piuttosto che privilegiare misure tese a garantire agli iscritti il diritto ad una prestazione in caso di perdita del lavoro senza aver raggiunto gli odierni pesanti requisiti previsti, come richiesto invece dagli iscritti all’ente ed in particolare dei consulenti finanziari per evitare la continua produzione di “Silenti”. In merito poi alle indiscrezioni giornalistiche secondo cui i delegati dell’Anasf (altra associazione di consulenti finanziari) avrebbero votato a favore del budget Enasarco avendo quale priorità il riconoscimento da parte di Enasarco del requisito di rappresentatività per Anasf,  Amadori auspica “una pronta smentita, perché sarebbe grave barattare una funzione di controllo a tutela delle pensioni di categoria per interessi di parte. Da parte nostra vigileremo affinché ciò non avvenga, perché in ballo ci sono i risparmi previdenziali non solo dei nostri molti iscritti, ma anche di tante altre migliaia di consulenti finanziari e quindi non si può scherzare”. Su quest’ultima vicenda, occorre osservare come  il requisito di rappresentatività venga riconosciuto esclusivamente dal Ministero del Lavoro e non certo da Enasarco o dagli altri enti previdenziali.