“Purtroppo nella stragrande maggioranza dei casi quando si parla di aziende ci si riferisce ai datori e quando si parla di lavoro si pensa ai lavoratori, ma questo può essere sbagliato e fuorviante ed in questo modo si tagliano fuori dagli aiuti pubblici i circa 215.000 agenti di commercio, persone che svolgono la propria attività per la maggior parte in forma di società in forma individuale – questa la posizione del segretario generale Federagenti Luca Gaburro espressa durante il convegno – e che meritano quantomeno le stesse tutele riconosciute ad altre categorie. Esistono anche gli agenti di commercio, anche se pare che talvolta le istituzioni se ne scordino”. Durante l’incontro, tenutosi presso palazzo Soderini a Roma il 3 marzo ed al quale hanno partecipato tra gli altri i componenti della Commissione Bilancio al Senato Vasco Errani, Fiammetta Modena ed Antonio Misiani, la Federagenti ha ribadito nuovamente la necessità di considerare gli agenti tra le categorie che più necessitano aiuti, stretti tra i continui aumenti del carburante e la crescita esponenziale e deregolamentata del commercio elettronico, privi di qualsiasi ammortizzatore sociale e con agevolazioni fiscali ferme a trenta anni fa.
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Esistono anche gli Agenti di commercio!
Le risultanze del dibattito “Le politiche pubbliche a sostegno di aziende, lavoro e famiglie”