Si è tenuto a Rovigo lo scorso 24 marzo il convegno della Federagenti Cisal intitolato “Enasarco punto e a capo”, una delle tappe della campagna informativa organizzata su tutto il territorio nazionale dalla nostra associazione per aggiornare gli iscritti sull’andamento del proprio ente previdenziale. Gli interventi che si sono succeduti hanno segnalato che – a più di un anno e mezzo dall’insediamento del nuovo CdA – non c’è stato quel cambio di passo che la Federagenti si attendeva. La gestione di un patrimonio così ingente (circa 7 miliardi di euro) che rende l’1% netto dovrebbe imporre una modalità gestionale indirizzata ad affrontare i problemi in modo pronto e, laddove necessario, risoluto, mentre non è possibile limitarsi ad una gestione ordinaria come sembra stia accadendo. Il Cda e l’assemblea dei delegati sono in questo periodo chiamati a dare un giudizio sul Bilancio consuntivo 2017 dell’ente, che vedrà sì un utile di esercizio aumentato rispetto all’anno scorso – risultato ascrivibile ai pesanti sacrifici richiesti dal 2012 agli iscritti sotto forma di aumento dei contributi da versare – ma anche un consistente scostamento negativo rispetto alle previsioni per il 2017 contenute nel Bilancio tecnico redatto nel 2014, un segnale da questo punto di vista molto significativo e che dovrebbe imporre severe riflessioni. Diversi sono gli ambiti su cui si deve ancora intervenire, dalla gestione del patrimonio mobiliare ed immobiliare (vanno aumentati i rendimenti ad es. anche rinegoziando le commissioni riconosciute alle Sgr che gestiscono il patrimonio), alla diminuzione dei compensi riconosciuti ai legali che assistono la Fondazione (la Federagenti ha proposto per l’affidamento delle vertenze l’adozione di un nuovo sistema che si ispiri alle linee guida dell’autorità nazionale anticorruzione – ANAC), ai servizi rivolti agli iscritti, diversi dei quali potrebbero essere erogati direttamente dalla Fondazione con un consistente risparmio e non esternalizzati come in taluni casi oggi avviene (pensiamo ad esempio alla Formazione). La folta platea presente ha chiesto ai rappresentanti della Federagenti eletti negli organi di governance della Fondazione di continuare nelle proposte finalizzate al miglioramento della gestione in ossequio al programma elettorale a suo tempo redatto con l’approvazione della categoria, di proseguire nel controllo della gestione e nell’informazione agli iscritti, auspicando una netta inversione di tendenza dell’attuale gestione da parte della presidenza dell’ente.
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Le risultanze del convegno di Rovigo
Dagli agenti di commercio un monito all’Enasarco