Nuova interrogazione del PD su Enasarco

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Nuova interrogazione del PD su Enasarco
Si riferisce ai fatti descritti dall’ex presidente dell’Ente Porreca, presenti nella sezione “Rassegna” di questo sito.
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Interrogazione a risposta scritta 4-00310  presentata dal Sen.  Felice Casson (PD) mercoledì 5 giugno 2013, seduta n.034

CASSON, SPILABOTTE, GATTI – “Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali, della salute e dell’economia e delle finanze – Premesso che:

la fondazione Enasarco è un organismo di diritto privato che persegue finalità di pubblico interesse nel settore della previdenza obbligatoria, dell’assistenza, della formazione e qualificazione professionale degli agenti e rappresentanti di commercio;

in data 16 maggio 2013 l’ex presidente di Enasarco, Donato Porreca, in una nota inviata, tra gli altri destinatari, al Ministero del lavoro e delle politiche sociali è intervenuto sulla situazione finanziaria della fondazione, nella quale, tra le altre cose, puntualizza che il patrimonio della fondazione lasciato dalla sua gestione, nel 2006, ammontava a 3 miliardi di euro di patrimonio immobiliare e di un miliardo e 200 milioni in conti pronto termine;

nel 2007 Enasarco ha aderito al piano di investimenti “Mercurio” (Lehman Brothers) che ad oggi sembra avere minato seriamente sia la situazione patrimoniale che lo stesso equilibrio del fondo previdenziale degli agenti di commercio;

tale nota di Donato Porreca fa seguito alla dettagliata relazione al consiglio di amministrazione da parte dell’attuale vicepresidente dell’ente Andrea Pozzi, nel mese di febbraio 2013, sulla critica gestione del fondo;

questa interrogazione fa eco ad altri atti di sindacato ispettivo pubblicati nel corso della XVI Legislatura, in cui si chiedevano al Governo risposte in merito alla trasparenza degli investimenti, alla vendita del patrimonio immobiliare, agli squilibri finanziari evidenziati dai bilanci stessi della fondazione e alla possibilità di confluenza presso l’Inps,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza dei fatti riportati;

appurati il disequilibrio di bilancio, la difficile situazione patrimoniale e l’incertezza sull’equilibrio del fondo previdenziale, quali misure di competenza intendano adottare per garantire una trasparente ed efficace gestione nell’interesse pubblico e degli assicurati.