Agenti di commercio, Favero (PD): “Restituire parte dei contributi Enasarco a chi non arriva alla pensione”

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Agenti di commercio, Favero (PD): “Restituire parte dei contributi Enasarco a chi non arriva alla pensione”
La senatrice PD fa parte della Commissione Lavoro della Camera
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“Risolvere il problema dei lavoratori ‘silenti’: agenti e i rappresentanti di commercio che, pur avendo versato i contributi integrativi obbligatori all’Enasarco, non raggiungono il tetto della pensione e perdono ogni diritto sui loro soldi già nelle casse dell’ente. In tempi di crisi serve più equità: il governo promuova un accordo affinché almeno una parte di quei contributi venga restituita a chi non vedrà mai una pensione Enasarco e che ha pensioni Inps con assegni molto bassi”.

Lo dice la senatrice del Pd Nicoletta Favero, segretaria della Commissione Lavoro, che ha ricevuto risposta dal Ministero del Lavoro ad una sua interrogazione su questo tema.

“La Fondazione Enasarco – spiega Nicoletta Favero – fornisce una copertura previdenziale integrativa e obbligatoria agli agenti e i rappresentati di commercio, in aggiunta a quella Inps. Attualmente sono 400 mila gli iscritti ad Enasarco, 250 mila dei quali versano regolarmente i contributi, mentre 100 mila sarebbero i ‘silenti’, i quali, pur essendo iscritti, non riescono in tempi di crisi ad effettuare versamenti, né come dipendenti né da volontari.

Ad esempio, c’è chi con 13 anni di versamenti Enasarco, pari a 30 mila euro, si ritrova a dover versare 3248,50 euro annui per 7 anni per arrivare ai fatidici 20 anni di contributi che danno luogo alla pensione, ma non riesce a farlo e si vede ‘bloccata’ anche la cifra già versata. Tutti i ‘silenti’ vanno incontro, fino al 2024 quando entrerà in vigore la possibilità di totalizzare i contributi, al rischio concreto di non maturare i requisiti della pensione, sempre più lontana per via della riforma, e di non riavere indietro i contributi, che rimangono ad Enasarco . Credo – ha concluso Favero – che, specie in tempi di crisi, sia necessario un intervento del governo affinché almeno una parte di quei contributi Enasarco sia restituita ai legittimi contribuenti”.