Si è svolto a Milano lo scorso 23 novembre il convegno Federagenti intitolato “Come cambia la professione tra adempimenti amministrativi e nuove tendenze di mercato”. Riportiamo uno stralcio dell’intervento del segretario generale Federagenti, dedicato al ruolo assunto dall’associazione in questi ultimi anni.
“La crescita della Federagenti è essenzialmente valutabile sotto due punti di vista:
– Organizzativo: attualmente conta circa 70 sedi sul territorio nazionale e 40.000 iscritti. In quest’anno abbiamo aperto due nuove sedi, una qui vicino a Como e l’altra all’opposto, a Caltanisetta. Abbiamo ampliato man mano i servizi di consulenza ed assistenza a favore dei nostri iscritti, puntando su un numero contenuto di convenzioni ma ad alto valore aggiunto. Ad esempio, abbiamo sempre puntato molto nel servizio di Ricerca Agenti, ed oggi siamo qui nel Forum Agenti che rappresenta la più importante Fiera a livello mondiale degli agenti di commercio per la ricerca di mandati.
– Di Politica sindacale: Nata nel 1990, dal 2000 firma accordi economici collettivi di lavoro, e peraltro è stata la prima a siglare un Aec che recepiva in toto la disciplina dell’indennità europea, più favorevole all’agente; dal 2005 è riconosciuta dal ministero del lavoro tra le associazioni di categoria maggiormente rappresentative; nel 2016 è stata di gran lunga l’associazione di categoria più votata in occasione delle prime elezioni nella storia dell’Enasarco.
Come la Federagenti ha potuto raggiungere questi risultati? Ritengo che il motivo fondamentale – al di là della competenza innegabile delle persone che lavorano con dedizione per l’associazione e che voglio ringraziare pubblicamente – è perché siamo percepiti come l’associazione che più lotta per tutelare la categoria, probabilmente perché dimostriamo a fatti e non a parole di essere vicino agli agenti di commercio. Una prova ne è che siamo gli unici a contribuire alle spese legali fino a 3.250€ qualora un nostro iscritto perda una causa con la mandante. E questa vicinanza gli agenti la percepiscono, come percepiscono che per quanto ci riguarda, non ci possono essere fraintendimenti né compromessi sul ruolo che intendiamo svolgere e a tutela di chi lo vogliamo svolgere. E questo chiaramente ha avuto un suo riflesso nelle elezioni Enasarco, che hanno avuto il pregio di svelare finalmente come stanno le cose… Federagenti sostanzialmente da sola ha ottenuto circa il 40% dei voti, mentre la principale lista concorrente, composta da 5 associazioni e supportata dall’intero mondo datoriale ha preso complessivamente il 50% ed ha potuto esprimere la presidenza. L’auspicio è che alle prossime elezioni la lista in cui sarà presente la Federagenti possa raggiungere la maggioranza e così contribuisca a quel cambiamento radicale che l’attuale presidente ha sempre promesso ma mai mantenuto. Adesso sta a noi in qualche modo consolidare il ruolo centrale che la Federagenti ha ormai assunto nella categoria, coagulandoci insieme a quelle forze che si riconoscono in una visione della categoria e della professione che:
– consideri l’agente un imprenditore in un rapporto alla pari con l’impresa mandante e non avente un ruolo subalterno;
– che allo stesso modo veda paritetico il rapporto tra associazioni di agenti e associazioni di mandanti;
– che consideri l’Enasarco l’ente degli agenti di commercio e non delle mandanti;
– che consideri l’agente come uno degli attori principali della nostra economia e che tale sia considerato dalle Istituzioni pubbliche in occasione delle Finanziarie e delle norme che vengono legiferate.
Ecco, proprio questa ultima considerazione mi porta al tema dell’odierno convegno, “Come cambia la professione tra adempimenti burocratici e tendenze di mercato”. Nell’ultimo periodo abbiamo assistito all’introduzione di alcuni adempimenti burocratici che non ci hanno trovato d’accordo sulle modalità operative, mi riferisco in particolare alla fatturazione elettronica del carburante ed alle nuove condotte in tema di privacy. Tutti adempimenti che hanno portato ulteriori complicazioni e costi nella nostra professione. Ecco, se chi ci governa pone tanta attenzione a noi quando dobbiamo pagare, allora chiediamo almeno la stessa attenzione quando chiediamo agevolazioni e sgravi per la nostra professione. Quanto alle tendenze di mercato, ci troviamo a combattere con la tendenza alla disintermediazione commerciale portata avanti da colossi dell’e-commerce quali Amazon ed eBay ma sfruttata anche dalle piccole mandanti che si rivolgono direttamente al consumatore finale tramite Internet. Come Federagenti vogliamo combattere con forza questo pericolo incombente e proponiamo che l’agente con esclusiva abbia diritto alle provvigioni sulle vendite comunque effettuate nella propria zona, anche se la mandante utilizza l’e-commerce.”