Dopo quanto riportato sul Sole24Ore (vedi articolo precedente) l’Enasarco ha dovuto fare una rettifica rispetto a quanto inizialmente prospettato, che però non cambia le cose. Infatti nella prima bozza di proposta modifica statutaria era indicato che la possibilità di concorrere alle elezioni fosse prevista per
– Congiuntamente o disgiuntamente, le associazioni di categoria che abbiano negoziato e sottoscritto gli accordi economici collettivi e successivamente, abbiano negoziato e sottoscritto con la Fondazione la convenzione per la gestione dell’indennità di scioglimento del rapporto di agenzia (…) vigente al momento della sessione elettorale;
– Mediante sottoscrizione da parte almeno del 5% dei soggetti provvisti di elettorato attivo(…)
mentre nella stesura finale, deliberata dal cda dell’ente lo scorso 9 ottobre e proposta attualmente all’approvazione del Ministero del Lavoro, la possibilità di presentare liste sarebbe prevista per:
– congiuntamente o disgiuntamente, le associazioni di categoria comparativamente più rappresentative che abbiano negoziato e sottoscritto accordi economici collettivi e conseguenti convenzioni con la Fondazione, vigenti al momento della sessione elettorale, per lo svolgimento delle attività istituzionali previste all’articolo 2 del presente Statuto;
– mediante sottoscrizione da parte almeno del 3% per cento dei soggetti provvisti di elettorato attivo per la componente di appartenenza.
Al di là di formule piuttosto astruse, che solo gli addetti ai lavori riescono a comprendere appieno, e della diminuzione del numero di firme da raccogliere (in pratica da 12.500 a 7.500) resta il fatto che i requisiti richiesti per non incorrere nell’obbligo di raccogliere le firme rImangono “tagliati su misura” per le stesse associazioni che già siedono nel cda e che li hanno studiati. Non si capisce perché – o forse si capisce fin troppo –la sola Federagenti, tra le associazioni rappresentative della categoria – debba essere obbligata a raccogliere circa 7.500 firme per presentare una propria lista.
Tanto per essere chiari, per quanto ci riguarda le firme da raccogliere possono anche essere 10.000 o più, purché tale obbligo valga per tutti, nessuno escluso. Sarebbe l’occasione giusta per contarci una volta per tutte e per conoscere il grado di rappresentanza di alcuni sindacati all’interno della categoria.