I nostri associati e simpatizzanti ben conoscono quanto Federagenti, insieme ad Anasf e Fiaip, non condivida la posizione dei vertici Enasarco quando parlano di un ente solido e gestito in modo trasparente ed efficiente. Su quest’ultimo punto registriamo che, a fronte di un quadro idilliaco, presentato dai vertici dell’ente – in cui viene magnificata con enfasi la profonda riorganizzazione degli uffici in atto in questi ultimi anni in una ottica di trasparenza, efficacia ed efficienza, persino alcuni sindacati dei dipendenti della Fondazione hanno ritenuto opportuno in un recentissimo comunicato smentire perentoriamente tale visione, denunciando tra le altre cose l’assenza di ruoli e responsabilità ben individuate, la presenza di sistemi di valutazione non trasparenti ed in definitiva un forte deficit manageriale. Un esempio su tutti, la gestione dell’area riservata del sito Enasarco, su cui “viaggiano” decine di milioni di euro delle mandanti e degli agenti, che non avrebbe subito evoluzioni tecnologiche da anni nonostante sia “estremamente lontano dalle specifiche di sicurezza necessarie” a causa della “approssimazione e leggerezza da parte di una dirigenza (…) che è chiamata a gestire un passaggio epocale e delicatissimo come le elezioni per il nuovo CdA, operazione che già suscita forti perplessità per come ci è stata presentata.”
A fronte di una quadro così allarmante, Federagenti ha chiesto immediatamente al Ministero del Lavoro di verificare se corrisponda al vero quanto descritto relativamente alla parte riservata del sito Enasarco, quali le eventuali motivazioni e responsabilità, nonché di controllare quali procedure l’Enasarco intenda seguire nelle prossime elezioni del cda al fine di garantire correttezza e trasparenza, sia nell’espressione che nella segretezza del voto.