Domanda:
Buonasera, sto iniziando adesso l’attività di agente nel settore dei materiali edili, ambito che trattavo già prima, ma in maniera diversa, come tecnico installatore direttamente presso i cantieri. Dovendo sottoscrivere dei contratti con alcune aziende del settore vorrei arrivare preparato all’incontro e quindi chiedo di sapere quali sono le percentuali provvigionali applicate ai contratti del settore. L’ho chiesto al mio commercialista, ma mi ha detto che era meglio sentire un sindacato.
Risposta:
Mi dispiace, ma anche noi non abbiamo la risposta che lei cerca. Questo perché nessun Accordo Economico Collettivo in vigore per gli agenti e rappresentanti di commercio prevede “tabelle retributive” non solo collegate a specifici settori merceologici, ma neanche generiche.
Questo perché gli agenti non sono lavoratori dipendenti, bensì “lavoratori autonomi”. Per essere più precisi, per il nostro legislatore l’agente è un piccolo imprenditore, e pertanto i compensi provvigionali sono frutto di libera contrattazione fra le parti. Non esistono accordi sindacali o norme di legge che stabiliscano per agenti e/o rappresentanti aliquote provvigionali minime in relazione ai diversi settori merceologici; la misura del compenso deriva in realtà da vari fattori quali: la forza contrattuale dell’agente, i margini di guadagno offerti dai prodotti, i volumi di vendita, la notorietà del marchio commercializzato etc. Normalmente, per esempio tanto più un marchio è famoso e commercialmente di successo tanto minore è la provvigione che l’azienda è pronta a riconoscere all’agente.