Interrogazione parlamentare su Enasarco

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Interrogazione parlamentare su Enasarco
Tema, l'obbligatorietà dei 20 anni di versamenti per vedersi riconosciuta la pensione
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Il 7 marzo scorso è stata presentata dall’On.le Chiara Tenerini (FI) l’Interrogazione a risposta immediata in commissione, n°.  5-00494. Con tale atto, premesso che “nelle ipotesi di mancato raggiungimento di 20 anni di contribuzione, gli iscritti non maturano né il diritto alla pensione di vecchiaia, né tantomeno alla restituzione delle somme versate….si tratta di una situazione che merita, presumibilmente, dei provvedimenti correttivi a tutela del diritto alla pensione, soprattutto in merito all’impossibilità di ricorrere alla ricongiunzione e alla totalizzazione per il recupero dei contributi silenti…le modifiche operate dall’ente, volte a riconoscere una rendita contributiva, a stringenti condizioni, per gli iscritti dal 1° gennaio 2013 non possono in alcun modo essere considerate risolutive della problematica in questione…” l’interrogante ha chiesto “se e quali iniziative di competenza il Governo intenda adottare al fine di consentire agli iscritti Enasarco il recupero dei contributi versati.” A rispondere è stato il il Sottosegretario al Ministero del Lavoro, Claudio Durigon, durante il Question Time in Commissione Lavoro. Con riferimento alla prestazione in rendita contributiva richiesta da coloro iscritti a Enasarco a far data dal 1° gennaio 2013, i quali hanno almeno 67 anni di età ed almeno 5 di anzianità contributiva, il Sottosegretario ha ricordato che la prestazione è comunque esclusa dalla platea dei beneficiari che sono iscritti in data antecedente a quel periodo e che l’intenzione del Governo è quella di valutare la possibilità di un intervento normativo atto a consentire agli agenti e rappresentanti di commercio, che non hanno maturato presso Enasarco i 20 anni di contribuzione utili, di utilizzare ai fini pensionistici la contribuzione versata ad integrazione della pensione base erogata dall’INPS. Ha altresì ricordato come sia importante, tuttavia, tenere conto della sostenibilità della gestione dell’ente, in quanto possono emergere impatti finanziari sull’equilibrio della fondazione nel lungo-periodo che, come evidenziato al bilancio tecnico 2020, presenta già elementi di criticità.