La Regione Friuli istituisce indennizzi economici per le imprese e quindi anche per agenti di commercio e finanziari.
Detta così, sarebbe una buona notizia. Peccato però che non ritenga utile confrontarsi con le associazioni di categoria e che quindi individui i beneficiari ancora in base ai “famigerati” codici Ateco (in realtà purtroppo non è l’unica Regione ad averlo fatto).
Non solo, per avere diritto al Ristoro, si prevede una perdita di fatturato di almeno il 20% confrontando l’importo medio mensile del 2020 rispetto a quello del 2019.
“Questo modalità di calcolo rischia di ridurre molto la platea degli aventi diritto, tagliando fuori molti agenti – così Loretto Boggian, vice segretario nazionale Federagenti – perché nel calcolo verrebbero considerate anche le fatture emesse nel primo trimestre 2020 che non avevano subito un calo rispetto all’anno precedente, in quanto riferentesi ad un periodo in cui la pandemia non aveva ancora spiegato tutti i suoi tragici effetti, anche economici.
A ciò si aggiunga che la presenza dei codici Ateco ridurrà ulteriormente i beneficiari, discriminando in base a non meglio precisati requisiti tra un agente ed un altro.
Se solo fossimo stati consultati, si sarebbe potuto facilmente evitare questi macroscopici errori.
Per questo abbiamo immediatamente sollecitato – insieme ad Anasf, Assopam e Fiarc – al competente Assessorato alle attività produttive una serie di modifiche per consentire a tutti gli agenti friulani in difficoltà di ricevere i sostegni economici che attendono da mesi”.
Leggi la richiesta d’intervento inviata da Federagenti, Anasf, Assopam e Fiarc all’Assessore alle Attività Produttive della Regione Friuli Dott. Sergio Bini.