PINZGER – Al Ministro dell’economia e delle finanze – Premesso che:
nel 1999 il ministro Visco decretò la possibilità per gli agenti e rappresentanti di commercio di portare in detrazione di reddito l’80 per cento dei costi inerenti alla propria autovettura, con il limite di 50.000.000 lire;
nel 2008 il decreto Bersani variò i termini di ammortamento di questo importo, così come la deducibilità dei canoni leasing, penalizzando ulteriormente la categoria professionale;
in Italia, gli agenti e rappresentanti di commercio sono circa 300.000, essi rappresentano un partner insostituibile, il cosiddetto trait d’union tra le piccole e medie imprese, le aziende industriali e la grande distribuzione;
la particolarità della categoria professionale, impegnata giornalmente sulle nostre strade, con una media di chilometri annui percorsi tra i 50 e 100.000, presuppone la possibilità di poter contare su mezzi costantemente efficienti, incentivando il ricambio degli stessi anche attraverso un’opportuna politica di detrazione fiscale;
a fronte delle specificità del proprio mestiere, l’agente e il rappresentante di commercio è costretto a sostituire la propria autovettura ogni 2-3 anni, contribuendo a fornire un sostegno indiretto all’industria automobilistica,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo non intenda adoperarsi per rivalutare l’importo originario (oggi accreditato sui 25.800 euro) e per rivedere i termini di ammortamento e di deducibilità dei canoni leasing della suddetta categoria professionale;
se non ritenga di dover provvedere a risolvere l’anomalia inerente all’IRAP, poiché ad oggi non sono ancora stati definiti i presupposti per l’applicazione della stessa nei confronti della categoria professionale citata.”(4-05504)
Medesime richieste – con le stesse motivazioni – sono state presentate dalla Federagenti